Un po’ di storia
I termini oppidum e castrum sono entrambi usati nel contesto dell’architettura militare e della fortificazione, ma questi due tipi di costruzione differiscono per epoca e progettazione.
Un oppidum era una fortificazione preromana, con un centro urbano per il commercio, un centro politico e uno o più istituti religiosi.
Un castrum era una costruzione di epoca romana e più che altro un accampamento militare, concepito per essere funzionale, con strade rettilinee, edifici militari e talvolta alloggi per i soldati.
La storia del sito di Sainte-Magdeleine
Per comprendere meglio la scelta dell’insediamento strategico e militare di un oppidum e poi di un castrum su questo sito, dobbiamo immaginare la collina con molta meno vegetazione. Durante questo periodo, infatti, le foreste vengono ampiamente sfruttate per estrarre legna da ardere, per cucinare e per l’edilizia. La vista era quindi perfettamente libera dal sito di Sainte-Magdeleine, che consentiva una sorveglianza efficace del territorio circostante.
La storia del luogo inizia nel 1008, quando i visconti di Marsiglia cedettero la villa di La Môle, Villae Ad Molam, all’Abbazia di Saint-Victor. Verrà spartito, ceduto, condiviso, nel corso dei secoli e sarà causa di conflitti dal 1257.
Costruzione della cappella di Santa Magdeleine nel 1280.
Tra il 1280 e il 1358 si parla di un castrum sulla vetta di Sainte-Magdeleine, ma per un breve periodo. Nel 1331 compare la menzione di burgus (torre di difesa). Il castrum, edificato nel 1350 sul sito, comprendeva un complesso fortificato edificato sulla sommità della collina che circondava la cappella. Questo castrum permetteva così di dominare e controllare le vie di traffico tra Bormes, Cogolin e Collobrières.
Dal 1360 al 1450 si seguì un episodio di abbandono del sito, durato quasi un secolo. Nel 1400 il territorio della Mole venne dichiarato disabitato. Poi le ricerche storiche confermano l’utilizzo della cappella durante il Medioevo e fino al XX secolo.
Dal 1360 al 1450 si seguì un episodio di abbandono del sito, durato quasi un secolo. Nel 1400 il territorio della Mole venne dichiarato disabitato. Poi le ricerche storiche confermano l’utilizzo della cappella durante il Medioevo e fino al XX secolo.
Nel 1499 il luogo perse nuovamente la sua funzione di cura e diventò niente più che un povero priorato rurale. I Certosini decisero allora di unire il priorato di Sainte-Magdeleine con quello di La Verne a causa della diminuzione del numero dei monaci.
Nel 1729 l’edificio fu distrutto da un incendio e dovette essere completamente ricostruito. La ricostruzione rinnova completamente la cappella con materiali identici a quelli ritrovati nella Chartreuse de la Verne: tegole, mattoni e navette di argilla; restauro del carattere; condanna o creazione di porte.
Dopo la Rivoluzione del 1789, la comunità di “La Molle” si sviluppò nuovamente.
Tra il 1808 e il 1817 i lavori furono ripresi. Gli abitanti di La Mole lavorano insieme per restaurare la loro chiesa: tetto a doppia falda per sostituire la volta; aggiunta di una porta d’ingresso ed infine costruzione di un presbiterio.
Nel 1879, un villaggio embrionale prese forma nel luogo attuale: fu costruita una casa di cantoniere lungo la Route Royale (futura RD 98)